Great Lines – cinque vie d’arrampicata geniali in Tirolo

Aggiornato il 27.02.2018

In Tirolo l’arrampicata è leggendaria tanto quanto la varietà di vie: una giuria di esperti ha scelto le cinque più rappresentative della regione incoronandole a “Great Lines”. I criteri di selezione: esperienza naturalistico-paesaggistica, sviluppo, roccia, difficoltà a livello fisico e mentale. Gli appassionati di climbing alla ricerca di progetti particolarmente belli di 6° e 7° grado trovano su www.tirolo.com/greatlines eccezionali immagini, video, topos e tutti i dettagli sulle cinque “Great Lines” tirolesi.

Individuare cinque “Great Lines” tra il migliaio di vie che vanta il Tirolo, “climbers paradise” per eccellenza, non è certo un compito facile. Una giuria di esperti, composta da Barbara Bacher, Barbara Zangerl, Kilian Fischhuber, Markus Schwaiger, Martina Harnisch e Michael Meisl, ha accettato la sfida e selezionato le vie d’arrampicata sportiva più rappresentative in base alla bellezza di natura e paesaggio, sviluppo, tipologia di roccia e alle difficoltà che gli arrampicatori devono affrontare sul piano fisico e mentale.

La giuria delle “Great Lines”

  • Barbara Bacher, climber professionista di Längenfeld, nella valle Ötztal, e membro dell’Austria Climbing Team.
  • Barbara Zangerl, climber professionista di Strengen am Arlberg. È stata la prima donna a completare la “Trilogia delle Alpi”, tra cui spicca “Des Kaisers neue Kleider” sul Wilder Kaiser.
  • Kilian Fischhuber, ex climber professionista, vive a Innsbruck. Campione europeo, due volte argento ai mondiali di boulder e primo nella categoria di arrampicata maschile a vincere cinque volte la Coppa del mondo di boulder.
  • Markus Schwaiger, lavora presso l’Österreichischer Alpenverein a Innsbruck nella sezione alpinismo. Il suo settore di competenza: arrampicata sportiva.
  • Martina Harnisch, fisica ed ex climber professionista, vive a Innsbruck. Non di rado completa 8a+ a vista.
  • Michael Meisl, climber per passione e fotografo di professione, vive a Kramsach in Tirol. Editore della notevole guida d’arrampicata “Tirol – Sportklettern in Nordtirol”.


Il criterio più importante: piacere e divertimento

Chi ama l’arrampicata è sempre alla ricerca di nuove vie particolarmente belle. Un dato di fatto che ha giocato un ruolo centrale nella selezione delle cinque “Great Lines”. “Nell’arrampicata sportiva il climber cerca sempre la propria “perla”, quella via da provare e riprovare, a cui dedicare tempo ed energia. Semplicemente perché gli piace da matti!”, spiega Barbara Zangerl, membro della giuria, in uno dei video disponibili online su www.tirolo.com/greatlines. Dedicati alle cinque “Great Lines”, questi filmati presentano il forte legame tra il Tirolo e l’arrampicata rievocando importanti capitoli di storia in parete.

Number One direkt”: la madre di tutte le vie

“Lo sviluppo è logico, le grandi manette e buchi sono straordinari in questa roccia.”
(Kilian Fischhuber)

“La via si sviluppa su calcare perfetto, estremamente compatto. La parete grigia della Schleierwasserfall è tra le rocce calcaree migliori del Tirolo e ricorda in po’ la Céüse.”
(Martina Harnisch)

  • Sito: Schleierwasserfall, Wilder Kaiser
  • Difficoltà: 7 b (+)
  • Sviluppo: 30 metri
  • Chiodatori: Harasser, Kernmaier (1988)

Più di vent’anni fa la falesia Schleierwasserfall sul Wilder Kaiser fu teatro di un evento sensazionale per il mondo dell’arrampicata: qui, probabilmente in prima mondiale, Alexander Huber liberò un 11+. Su queste pareti calcaree esposte a sud vicino alla cascata si sviluppano oltre 200 vie, tra cui anche il 7b(+) “Number One direkt”. Già in partenza due passaggi particolari con movimenti lunghi richiedono massima potenza e buona tecnica di piede. Nel finale gli avambracci stanchi dovranno affrontare un difficile passaggio su piccole tacche.

“Puls 2000”: arrampicata panoramica

“Si sviluppa nella parte più a destra della falesia ‘Chinesische Mauer’ e offre una vista spettacolare. Una delle vie più fotogeniche di tutta la zona”.
(Michael Meisl)

  • Sito: Chinesische Mauer, Leutasch nell’Olympiaregion Seefeld
  • Difficoltà: 7 c+
  • Sviluppo: 22 metri
  • Chiodatori: Heinz Zak, G. Walch (1992)

Nonostante un nome che evoca il lontano Oriente, questa falesia si trova a Leutasch, vicino a Seefeld in Tirol: 11 settori, 176 vie e condizioni ottimali per chi ha voglia di scatenarsi in 7° grado (e oltre) su calcare appigliato. “Puls 2000” nel settore “Dodlwand” è senz’altro la via più famosa. La progressione su buchi, prese da sotto e tacche richiede forza e resistenza. Chi riesce ad arrivare in cima viene premiato con una splendida visuale su tutta la ‘muraglia’ – senza aver dovuto lasciare il Tirolo.

“Le Miracle”: un vero prodigio

“Personalmente tra le migliori vie d’arrampicata in falesia di tutto il Tirolo. Progressione particolare, logica su un’impressionante fessura. Una via che conquista all’istante!”
(Barbara Zangerl)

  • Sito: Niederthai, Ötztal
  • Difficoltà: 7 b
  • Sviluppo: 22 metri
  • Chiodatore: Matthias Burtscher (1993)

Un gigantesco blocco di granito nel mezzo di un chiaro bosco di larici: il sogno, una chimera per molti climber. E invece no, esiste davvero e si trova a Niederthai a Ötztal. Nel blocco di granito protagonista di questa falesia, a ben guardare, si riconosce una netta fessura che come per magia si allunga fino all’estremità superiore del masso. Che sia questa la ragione per il nome “Le Miracle”, dato a questa via da Matthias Burtscher che l’ha liberata per primo. Con la tecnica giusta e un po’ di resistenza la fessura è un assoluto divertimento.

“Weißer Riese”: meraviglia della natura

“La mia via preferita a Nösslach! È sempre un piacere percorrerla. Roccia bianca bella, levigata, con un fantastico mix di pinze, maniglie, piccole fessure e tacche”.
(Barbara Bacher)

  • Sito: Nösslach, Ötztal
  • Difficoltà: 6 b
  • Sviluppo: 20 metri
  • Chiodatore: Christoph Rimml (1985)

Una parete di granito grigio scuro in qualche angolo sperduto della Ötztal, attraversato da una striscia bianca – su questa meraviglia della natura si snoda forse la più bella delle 55 vie della falesia di Nösslach. Con pinze, fessure, maniglie e tacche, questo classico dell’arrampicata nella Ötztal richiede stabile forza di dita e abilità tecnica. Nonostante il grado non altissimo, il “Weißer Riese” rappresenta una sfida in cui è fondamentale mantenere fino alla fine un elevato grado di concentrazione senza mai perdere la visione generale. La parete, esposta a sud-ovest e ovest, si presta molto bene per arrampicate già dalla primavera e fino ad autunno inoltrato.

“Another Play in Paradise”: nel regno delle Dolomiti

Arrampicata magnifica su una parete che salendo si fa sempre più esposta. Omogenea da arrampicare, fa venir voglia di spingere ancora”.
(Markus Schwaiger)

  • Sito: Dolomitenhütte, Osttirol
  • Difficoltà: 7 c
  • Sviluppo: 35 metri
  • Chiodatore: Gerry Unterassinger (1990)

A 1.600 metri di quota sulle Dolomiti di Lienz, sull’orlo di un precipizio, la Dolomitenhütte è aggrappata alla montagna. Appena sotto il rifugio, 129 vie d’arrampicata risalgono le pareti esposte a sud che si gettano verticali verso il basso. I climber che vogliono affrontare “Another Play in Paradise” non dovrebbero però farsi distrarre troppo dalla maestosità del panorama sulle cime dolomitiche, se non altro almeno fino alla prima pausa. Nella parte superiore con il tipico calcare d’alta quota seguono poi passaggi impegnativi, assicurati a regola d’arte con chiodi.

Grande ritorno dopo 25 anni – i mondiali di arrampicata

Nel 2018 i Campionati mondiali di Arrampicata tornano alle origini. Ben 25 anni fa, a Innsbruck, si disputò la seconda edizione dei mondiali nella storia di questo sport e proprio qui quest’anno tornano a darsi appuntamento i migliori climber del mondo. Nel 1993 campioni di lead si chiamavano François Legrand e Susi Good, il boulder ancora non esisteva come disciplina e molte delle stelle del climbing attuale non erano ancora nate. Si contenderanno le medaglie nel Kletterzentrum Innsbruck (in inglese), inaugurato a maggio 2017 e considerato tra le palestre di roccia più moderne del mondo. La sola palestra di lead comprende 3.000 metri quadrati, il settore di boulder altri 1.200, offrendo spazio a incredibili 220 linee per oltre 600 vie d’arrampicata e più di 200 vie di boulder. Il centro climbing indoor più grande del mondo ha visto il battesimo di fuoco con i Campionati del mondo d’arrampicata juniores e giovanili dal 30 agosto al 20 settembre 2017, a cui hanno partecipato circa 1.400 giovani climber tra i 14 e i 19 anni provenienti da 60 paesi. Nel 2018 seguono ora i Campionati del mondo d’arrampicata IFSC per gli adulti, per i quali si attendono 750 atleti da 70 nazioni e circa 40.000 spettatori. Ulteriori informazioni su www.sport.tirol.

Eccezionali foto, video, topos e ulteriori dettagli: www.tirolo.com/greatlines

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